SERIE TV – NANA: uno degli anime più belli di sempre
Premettiamo che io non ho visto chissà quanti anime, ma Nana era nella mia lista di anime da vedere ormai da anni. Qualche settimana fa, mentre ero a casa malata, mi sono messa a vederlo e… uau, ragazzi, uau. Di tutti gli anime che ho visto, è quello che maggiormente ha toccato le corde della mia anima (e no, non sto esagerando… ora vi spiego).
Anime VS Manga
NANA ―ナナ― Nana è un anime composto da 47 episodi, trasmessi in Italia nel 2002. Tali episodi coprono i primi 12 volumi manga, ma la a storia prosegue fino al volume 21 e non contiene un vero e proprio finale della serie. L’autrice, Ai Yazawa, ha avuto dei gravi problemi di salute che le hanno impedito di continuare a sceneggiare.
Trama
Giappone, 2001. Due ragazze di nome Nana, entrambi ventenni, si ritrovano per caso sedute vicino sullo stesso treno diretto a Tokyo. L’una allegra e dolce e l’altra silenziosa e affascinante, trascorrono il viaggio parlando ma si perdono di vista una volta giunte a destinazione.
Per uno scherzo del destino, Nana Komatsu e Nana Osaki si ritrovano alcuni giorni dopo a condividere lo stesso appartamento e da quel momento in poi le loro vite si legano indissolubilmente. Nonostante le delusioni d’amore o lavorative, le due ragazze si avvicinano sempre di più fino a stringere un’amicizia sincera e forse fin troppo profonda.
Nana Osaki, il cui nome è scritto 大崎 ナナ. Ha alle spalle un’infanzia e un’adolescenza particolarmente difficili; sogna di diventare una cantante professionista e si reca a Tokyo per riuscirci. Prima di partire, era la vocalist di una band di successo del luogo chiamata Black Stones.
Nana Komatsu, il cui nome è scritto 小松 奈. Per non fare confusione, l’altra Nana decide di soprannominarla Hachi, un soprannome che allude al suo modo di fare festoso e fedele che ricorda quello di un cagnolino. Allegra e sbadata, crede nell’amore e si innamora molto spesso. Si reca a Tokyo per stare con il suo ragazzo.
Cosa mi ha colpito
Nana è una storia di formazione, in cui le protagoniste vengono fotografate in un’età mediamente più avanzata rispetto ad altri anime (come quelli ambientati nelle scuole superiori, tipo Toradora). Questa cosa, vista la mia età, me l’ha fatto apprezzare maggiormente soprattutto per via di come vengono trattati gli argomenti, in modo leggero ma allo stesso tempo profondo.
Ovviamente alcune situazioni sono eccessive e altre eccessivamente edulcorate, ma si tratta di una combinazione piacevole e priva di filler che fa venire voglia di andare avanti.
Avrei voluto vedere Nana quando avevo l’età delle protagoniste, per rendermi conto di quali fossero le mie debolezze all’epoca e potermi confrontare dall’esterno, ma ormai è andata così e mi sta bene.
Voi avete letto/visto Nana? Se sì, vi è piaciuto? E soprattutto… che ne pensate di Takumi?
PS: Adesso sognerò di conoscere sul treno una ragazza di nome Chiara che abbia la mia stessa età…