Piccolo racconto ispirato a “Doki Doki Literature Club!”
Ho giocato due volte a Doki Doki Literature Club!, e credo che sia uno dei giochi che più in assoluto ha colpito la mia immaginazione, anche a distanza di tempo.
Forse è per la personalità delle ragazze, o magari per il plot twist che si ha verso metà gioco… fatto sta che ho scritto un raccontino narrato dal punto di vista di Sayori. Spero vi piaccia!
Non lasciarmi in sospeso…
“Va tutto bene Sayori?” mi chiede Kirio.
“Sì, sì, tutto bene!” rispondo io, ostentando un sorriso larghissimo.
“Va bene, allora ciao!”
Affondo le unghie nel palmo della mano e cerco di ricacciare indietro le lacrime.
No, Kirio, non va affatto tutto bene, ma tu sei l’ultima persona al mondo con cui potrei parlarne. Tu ed io siamo amici dall’infanzia, ma lo so benissimo che questo è l’unico motivo per cui mi sopporti. Com’è che dici sempre? Che sono imbranata, che mi caccio nei guai, che dovrei comportarmi come una signorina e non come una bimbetta trasandata.
Da piccoli eravamo sempre insieme, ma con il passare degli anni hai cominciato ad allontanarti da me… ma che ti avevo fatto di male, kirio? Davvero ero così insopportabile?
Questo club di letteratura doveva essere la mia occasione per riavvicinarmi a te. Avremmo trascorso insieme tanti pomeriggi, saremmo tornati a casa camminando affianco, magari ti avrei anche convinto a leggere qualcuno dei miei libri preferiti… uno scenario bellissimo, no? Peccato non avessi fatto i conti con le altre ragazze del club.
Non appena sei entrato dalla porta, tutte quante ti hanno messo gli occhi addosso…. E tu di certo non mi sei sembrato infastidito.
Ti ho visto leggere i manga di Natsuki seduto per terra vicino a lei, ti ho visto leggere gli horror di yuri seduto al suo banco, con la spalla contro la sua, e poi ti ho visto parlare con Monika di letteratura… tu, kirio! Tu che parli di letteratura! Non te ne è mai importato assolutamente niente fino all’altro giorno!
D’altronde però non posso biasimarti…
Natsuki è una ragazzina un po’ maleducata, ma presto avrai modo di scoprire quanto è dolce… proprio come i suoi cupcake. Yuri… beh, lei è bellissima, con quei capelli lunghi viola e quel corpo da donna adulta. Ti ho visto come le guardavi il seno, cosa credi?
E poi monika… monika è tutto quello che io non sarò mai: bella, intelligente, atletica, popolare… ma come diamine mi è venuto in mente di portarti qui dentro?! Come ho potuto pensare anche solo per un istante che non mi sarei scavata la fossa con le mie mani?
Ok, lo ammetto, nonostante tutte queste ragazze che ti ronzano intorno non hai smesso di essere premuroso nei miei confronti. A volte facciamo persino i compiti insieme, e io sono sempre così contenta quando possiamo condividere qualcosa! Non m’importa che sia un film, uno degli anime che ti piacciono tanto oppure un videogioco pieno di ragazze mezze nude; le cose fatte insieme a te diventano speciali!
Eppure… devo stare sempre attenta a non gettare la maschera… se oso, anche solo per un minuto, mostrarti uno stralcio di quell’insicurezza, di quella tristezza, di quel disagio che mi vive dentro, allora tu… mi punisci con il tuo silenzio. Mi riattacchi il telefono in faccia oppure smetti semplicemente di parlarmi. Non lo faccio apposta, te lo assicuro, io non vorrei mai farmi vedere così da te, ma… non sono la ragazza allegra che tutti pensano che sia.
Io sto male Kirio, non puoi mostrare un po’ di pietà nei miei confronti? Potresti evitare di fare lo scemo con le altre ragazze mentre io ti sto guardando? O almeno, se proprio non puoi fare a meno di goderti le loro attenzioni, potresti non punirmi ogni volta che non mi mostro perfetta?
Lo vedi, Kirio, cosa intendo quanto dico di essere soltanto un peso? Io non merito di essere amata, né da te né da nessun altro. Io sono solo una ragazzina goffa, insicura e rompiscatole che forse può ispirare un po’ di tenerezza, ma non di certo amore. Tu mi hai detto mille volte che non è vero; mi hai accarezzato la testa, mi hai sorriso, e sei rimasto a guardarmi mentre cercavo di ricompormi… Ma oggi no. Tu hai capito benissimo che qualcosa non andava, e hai scelto deliberatamente di andartene via da solo.
Non dirmi di nuovo che è soltanto colpa è mia, ti prego… non darmi un motivo in più per detestarmi… ti ho detto mille volte che la cosa mi fa più male è essere lasciata sola a darmi addosso, a odiarmi per averti allontanato da me…. Eppure l’hai fatto anche stavolta.
Mi hai detto che dovrei parlare con un medico del modo in cui mi sento, ma nessun medico riesce a tirarmi su il morale. Forse sto meglio per qualche giorno, a volte addirittura qualche settimana, ma poi ci ricasco… Ogni minuto che passa sono sempre più giù di corda! E questo fine settimana, poi… so che lo passerai con Yuri o con Natsuki a fare cartelloni e cupcake… e io dovrò telefonare a Monika per parlare dei suoi stramaledetti opuscoli…
Ti prego Kirio, chiamami… scrivimi un messaggio, vienimi a trovare, ti prego… qualunque cosa, Kirio, qualunque cosa… ma non lasciarmi così in sospeso!