Le avventure di Norvy, il Gatto Immaginario di Luca e Chiara – GELATINE ALLA FRUTTA– 14°pt

Quella che state per leggere è una storia a puntate ricca di follie. Non leggetela se sperate di trovare qualcosa di sensato.
Qui trovate la puntata precedente.

Chiara e Norvy erano seduti sul divano, intenti a giocare a sette e mezzo. Poco dopo la decima vittoria di Norvy, Luca tornò a casa, posò un sacchetto sul tavolo e si ritirò con Chiara nello studio per finire un lavoro la cui scadenza era fissata per l’indomani.
Norvy iniziò a sentire un’irresistibile curiosità. Si assicurò di essere solo, balzò sul tavolo e iniziò a trafficare nel sacchetto, tentando di estrarne il contenuto.
Si trattava di una scatola priva di scritte, piena di caramelle gelatinose confezionate singolarmente. Norvy fece del suo meglio per prenderne una verde, scartarla e ficcarsela in bocca. Se ne pentì dopo un nanosecondo.
Il canino destro di Norvy si conficcò dritto nella caramella, e ogni tentativo che fece per liberarsene fu vano. Provò a bere dell’acqua, versandone più a terra che nella sua bocca, tentò di mordere qualcosa, decise persino di succhiare via la caramella (che aveva pure un sapore orribile). La caramella era ancora lì, inchiodata al suo posto. Disperato, cercò di mangiare un biscotto per gatti, peggiorando solo la situazione: il biscotto andò ad incollarsi contro la gelatina insalivata impedendo a Norvy di chiudere la bocca.
“AHUUUOOO! AHUUUOOO!” gridava, correndo come un pazzo per tutta la cucina. Gettò per terra le pentole sporche accanto al lavandino, ribaltò una sedia, rovesciò una bottiglia d’acqua sul piano cottura, fece crollare la scopa sopra lo sportello aperto della lavastoviglie e ruppe un paio di bicchieri.
“MA INSOMMA, SI PUO’ SAPERE CHE STA SUCCEDENDO?!” urlò Chiara, uscita dallo studio e venuta a vedere cosa stesse combinando il lurido gatto.
Rimase per un attimo interdetta dal soqquadro che si era impadronito della cucina, ma riuscì ad acchiappare Norvy al volo quanto prima, per consegnarlo a Luca, alle sue spalle.
Norvy non oppose resistenza, ma mostrò la bocca in segno di resa.
“Ma che… ti sei messo a mangiare le gelatine? Ne hai una incastrat… bleeeh! Che cos’è questo schifo?!” disse Luca alludendo alle briciole di biscotto incollate sulla caramella.
“Guarda come ha ridotto questa stanza! Lasciamolo così!” suggerì Chiara.
“NOOOOO! ‘I ‘REGO! NOOOO!” cercò di dire Norvy.
“Non so se è una buona idea, potrebbe combinare di peggio.” Rispose Luca. Poi si rivolse a Norvy “E va bene, gattaccio, ora stai qui buono che ti libero. Ma non credere di passarla liscia! Hai demolito mezza cucina!”
Luca si mise un guanto di lattice e riuscì a togliere la caramella dal canino di Norvy.
“Adesso è l’ora che tu riceva la punizione!” sentenziò Luca. “Non dovresti MAI prendere le cose senza permesso perché potresti rischiare delle brutte sorprese. Questa volta ad esempio, sai cosa hai osato mettere in bocca? Delle gelatine per CANI! Le ho comprate per il bracchetto della nostra vicina, la signora Berlocchi! E tu ne hai quasi mangiata una!”
“COOOSA?! IO?! IO HO MANGIATO UNA COSA DESTINATA A UN CANE SCHIFOSO?! ONTA E DISONORE A ME, ONTA E DISONORE A MEEEE!”
Norvy scappò in camera sua e si chiuse dentro a chiave.
“Così queste sarebbero gelatine per cani, eh? Ma com’è che Norvy se le beve tutte, le sciocchezze che gli racconti?” disse Chiara scartando una caramella.
“Ho pensato che questo gli farà venire una sana fifa dei sacchetti dal contenuto ignoto.” Disse Luca, prendendo una caramella a sua volta.
“Oh, questo è certo. Vorrà lavarsi la bocca con il sapone di Marsiglia! “ rise Chiara.
“O con dello shampoo per cani!”

– FINE QUATTORDICESIMA PUNTATA-

Chiara