KIRIA racconta: “L’assassino delle fiabe” – PARTE 7
Mi assopii con la testa appoggiata al letto di Francesco. Venni svegliata dalla sua mano che mi accarezzava i capelli.
“Sei stata con me tutta la notte?” sussurrò. Mi resi conto di avere il collo dolorante e la schiena a pezzi, ma ero felice che fossimo entrambi vivi. Ogni mia speranza si dissolse quando mi accorsi di uno strano biglietto tra le mie braccia.
Le fiabe sono morte. Voi siete morti e presto morirò anche io.
Ero terrorizzata, ma cercai di non darlo a vedere per non allarmare Francesco. Mi infilai in biglietto in una manica della felpa e, con la scusa di andare in bagno, parlai con l’agente fuori dalla porta e gli consegnai il biglietto.
“Non è possibile che l’assassino sia entrato e che io non l’abbia visto!” esclamò il poliziotto. “Deve avertelo dato ieri sera quando l’hai visto”.
“Forse… forse è così!” sussurrai, poco convinta.
“Comunque faremo analizzare il biglietto dalla scientifica…”. L’uomo sospirò. “Sono diventato poliziotto perché da ragazzo leggevo un sacco di gialli e mi piaceva vedere come Sherlock Holmes, miss Marple e Poirot sapevano risolvere i casi più impossibili, ma io non sono intelligente come loro. Non lo nego, ragazza, non sappiamo cosa fare. Non dovrei nemmeno parlartene, ma visto che in qualche modo sei sempre tra i piedi quando capita qualcosa, non me la sento di nascondertelo: siamo in alto mare. Le indagini non procedono. Siamo davanti a un pazzo capace di disintegrare ogni singola traccia dietro di sé. Uccide le vittime quasi sempre allo stesso modo: le tramortisce, le soffoca e poi le trasforma in personaggi delle fiabe…”
Francesco rimase in ospedale per qualche giorno. Le ferite a forma di uncino erano poco profonde e rimarginarono in fretta, ma la coltellata alla schiena lo aveva privato di molto sangue. Ci volle una trasfusione per ristabilire la sua salute. Quando tornò a scuola, le persone iniziarono a guardarlo con ammirazione. La voce del doppio attentato alla sua vita si era sparsa in fretta e spesso, quando ero con lui, qualche curioso si avvicinava per fare domande. Non mi piaceva essere circondata da sconosciuti e quando non ne potevo più di tante attenzioni andavo a cercare Alice e Marcella e sparivo nell’anonimato insieme a loro.
Francesco non perdeva occasione per restare solo con me. Da quando aveva visto la morte in faccia aveva iniziato a vivere sempre più alla giornata. I suoi voti iniziarono ad abbassarsi un po’; non trascorreva più i suoi pomeriggi sui libri, preferiva spendere il suo tempo con gli amici, con la famiglia o facendo cose che gli piaceva davvero fare, come invitarmi a casa sua quando non c’era nessuno. La prima volta che andai a trovarlo non avevo idea che i suoi genitori e suo fratello fossero altrove e che non sarebbero tornati fino a sera. Me lo disse solo quando ormai ero sulla porta. Una parte di me avrebbe voluto andarsene, perché immaginavo con desiderio e paura cosa volesse Francesco da me, ma la voglia di vivere pienamente ogni minuto prezioso della mia o della sua vita mi spinse a restare. Gli donai il mio corpo e il mio cuore, pregando che non fosse la prima e l’ultima volta.
Bellissimo non vedo l’ ora di leggere la parte 8
Kiria che significa “gli donai il mio corpo e il mio cuore”scritto alla fine del testo?Vuol dire una frase tipo che gli doni il tuo tempo o che avete fatto cose?xD
E’ abbastanza velato ma credo si possa capire cosa intendo, eheheh…
È la prima volta che commento,e mi spiace iniziare così,ma alla nona riga c’è scritto preso invece che presto.
Comunque,giallo fantastico!E anche come scrivi è spettacolare!
Ciao non vedo l’ora della parte 8!
Volevo dirti Kiria, che magari potresti scrivere un altro libro con tutti i racconti brevi (che non nomino altrimenti viene considerato spam) perché sono bellissimi, però appunto sono brevi.
Per favore rispondimi, anche solo per scrivere che non vuoi, mi piacerebbe saperela tua opinione sulla mia idea.
Vi voglio bene!
Kiria credo di aver capito finalmente chi é l’assassino, se é chi credo complimenti per l’ originalità
Parte 8 ti aspettiamo! Sei grande chiara!
Visto?Se non controllo il blog per un giorno arriva una nuova parte!Comunque Questa storia mi piace un sacco!!!
Chiara sono inpaziente per la parte 8.
I tuoi racconti sono fantasticimi mi piace da morire la suspance che lasci ogni volta